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Immagine del redattoreTom Bishop

Is bigger really better?

Is bigger really better?- Come scegliere la giusta palla per la selezione al cinghiale




Anche se nel titolo si parla di palla a rischio di ripetermi partirei prima dal calibro.

Saltiamo i classici commenti assumendo che anche il 22 LR uccide e che se tirate in testa anche il .223 pur essendo illegale in alcune regioni, fa il suo pulito lavoro, e chiediamoci:

Che calibro utilizzare?

Vorrei, se me ne lasciate licenza esulare un attimo dalle legislazioni locali e poter parlare liberamente cosi, per puro ludibrio e onor di semantica, guardando le caratteristiche di ciascun calibro per questa particolare caccia di selezione, comune in alcune regioni e del tutto sconosciuta in altre.

Premetto che questo tributo a Diana in selezione differisce completamente dalla consueta e forse più conosciuta caccia in battuta all’avido suiforme, necessità di caratteristiche di calibro/canna differenti.



1) Giusta palla in giusto calibro.


Un pò di storia…


30-06 Springfield



La cartuccia 30-06 fu adottata nel 1906 dall’esercito americano dove .30 sta per il calibro della palla e ’06 per l’anno di adozione, rimase in servizio per 50 anni e fu rimpiazzato dal 7,62x51 (.308W), rimane ancora la cartuccia più popolare nel mercato civile e quella maggiormente disponibile nelle armerie, anche grazie al largo uso che se ne fa in Europa nella caccia in cinghiale in battuta/braccata e nelle forme collettive dove il tiro si presenta a corto/medio raggio.

Gli Americani seguirono in realtà una evoluzione tutta Europea quella delle palle veloci e leggere in luogo delle vecchie lente e pesanti, basti pensare al mitico 45/70 Govt. delle praterie del west. Iniziarono la Germania con il 7x57 Mauser, la Russia con il 7,62 x39 e l Inghilterra con il famosissimo .303 British.

La palla originale del 30-06 springfield nel 1906 pesava 150 gn di stampo flat base, dopo la prima guerra mondiale passarono alla 173 gn boat tail, più precisa e migliore sulle lunghe distanze, che mantennero nei reparti sniper all’inizio della seconda guerra mondiale anche quando avvenne il passaggio alla palla M2 151 gn flat base nel 1938, quest’ultima rimase il military standard fino alla sostituzione col .308W(7,62x51)





Qui si possono vedere alcune velocità possibili a seconda del peso di palla con il 30-06 Springfield.

(ovviamente variano in base alla marca della palla, al tipo e quantità di polvere utilizzata, alla lunghezza della canna della carabina utilizzata nella la prova e del passo di rigatura, per cui si deve sempre considerare le tabelle come recanti velocità indicative dell’ordine di grandezza, ma non precise al centesimo, o meglio: precise per quella munizione, con quella canna in quella carabina, quel giorno in quel posto).


.308W (7,62x51)


Se volessimo essere pignoli non sono come si crede esattamente la stessa cosa, il 308W ha di norma pressioni di esercizio leggermente più elevate. Sono nate tantissime discussioni a riguardo e il mondo della letteratura e del web litigano su questo concetto

dagli anni ’50.

Immagine di wikipedia





Per quello che ci interessa parleremo del .308W che è tra i due, il gemello nato prima.



Viene prodotto nel 1952 e conquista subito il grande pubblico affermandosi come una delle migliori cartucce di sempre tra i cacciatori e tiratori di tutto il mondo, e dal 1957 anche nell’esigente mondo degli sniper militari. E’ una cartuccia relativamente corta, con invidiabili performance in termini di balistica terminale è quindi possibile ottenere il meglio da questa cartuccia in armi “short action”, e avere un migliore ciclo di ricarica nelle armi auto/semiautomatiche alleggerendone il peso grazie alla sua dimensione semplicemente inferiore al 30-06.

Le armi che porteranno questo calibro alle palme saranno l’M14 in ambito militare e il Winchester 70 “the rifleman rifle” in ambito civile/venatorio per non parlare dei più moderni Remington 700.


Dotato di caratteristiche balistiche simili al fratellone 30-06, ha un rinculo più mite, ma parabole balistica esterna con curve più accentuate e una caduta superiore alle lunghe distanze.


La palla da 147/155 gn standard militare per il .308W, risulta più veloce alla bocca, ma perde velocità prima, divenendo transonica a 850 metri mentre le nuove palle più pesanti HPBT(175 gn /165 gn)e con piu alto BC rimangono supersoniche fino a circa 900 metri, sono quindi meno sensibili al vento laterale e più precise sulla lunga distanza.

Nel 1964 cominciò la sostituzione del .308W con il 5,56 NATO ancora più leggero e veloce che permetteva il trasporto del doppio del munizionamento.





Immagine di wikipedia


.300 WM



E’ il più spinto e teso dei calibri .30. Il 7.62×67mm, in nomenclatura europea, è una cartuccia magnum basata sul .375 H&H Magnum. E’ la cartuccia per chi vuole sfondare il muro dei 1000m e viene introdotta nel 1963 sempre sul mitico M70 Winchester.

Munizione estremamente versatile accetta pesi di palla molto differenti, fino a salire sopra ai 200 gn.

Le volumetrie interne dei bossoli cambiano tra le aziende produttrici di bossoli, generando un caso se non spinoso quantomeno scrupoloso nella ricarica casalinga. Il passo di rigatura considerato classico è di 1 a 10. Il 300 WM è capace di velocità d’uscita di circa 950/1000 m/s, rimane supersonico fino ai 900/1000 metri ed è dotato di un incredibile precisione sulla lunga distanza oltrechè di una notevole cessione di energia su selvatici coriacei e distanti.

Viene considerata la cartuccia più versatile mai prodotta, ma anche il limite superiore di tollerabilità su sessioni di tiro per quello che riguarda il rinculo, di circa il 30/40% superiore al 30-06.


Caratteristiche tecniche


Una Soft point da 180gn in cal 30-06 Spring. ha un coefficiente balistico di circa 0.4 (G1) e una velocità alla bocca di circa 825 m/s che diventa 750 m/s a 100 metri, 680 m/s a 200 metri e 620 m/s a 300 metri; una energia alla bocca di 403 Kg/m che scende rispettivamente a 336, 279 e 229Kg/m a 100, 200 e 300 metri. Una caduta di 23 cm a 300 metri se azzerata a 200(classica da caccia), con un alzo ai 100 metri di circa 5/6 cm.


Una 168 gn cal .308W esce a 813 m/s con un’energia di 368 kg/m. Velocità che scende rispettivamente a 757 m/s a 100 metri, 702 m/s a 200m e 650 m/s a 300metri. Il calo di energia a 100metri: 318 kg/m, 200m 274km/m e a 300m 234km/m.


Se volessimo fare un confronto impietoso e sbagliato usando la stessa palla da 180gn nel 308W (BC0,382) i dati diventerebbero.

Velocità:798 m/s (0m), 729 m/s (100m), 663m/s (200m), 600 m/s (300m)

Energia: 379kg/m (0m), 316kg/m (100m), 262 kg/m (200m), 215kg/m (300m)

Caduta:+5,8 cm (100m), 0 (200m), - 24,6 cm (300m)


Saliamo al 300 WM. BC (G1) 0.507.

Velocità: 899 m/s(0), 842 m/s(100), 788 m/s(200 m), 736m/s (300m)

Energia: 480,8 kg/m (0), 422 Kg/m (100), 370 Kg/m (200), 322Kg/m (300)

Caduta: +3,81 cm (100m), 0cm (200m), -17cm (300m)





Le ovvie considerazioni, dati alla mano sono che se dovessimo scegliere solo con i numeri, niente ovviamente batte il 300WM. Traiettorie più tese, maggiore energia anche alle più grandi distanze, elevata precisione alle massime velocità etc; d’altronde è un calibro magnum…ma vi serve?

Nel pacchetto vi porterete a casa anche il maggior rinculo tra i calibri visti, il maggior peso ed ingombro di carabina ed il maggior costo iniziale e di manutenzione.

Per inciso è un calibro che adoro, personalmente lo considero uno dei migliori in assoluto, ma non lo userei nella selezione al cinghiale se non su grandi distanze (>/=300 metri). Il cinghiale è una bestia che incassa molto bene, tende comunque a non crollare sul posto, tenace e diciamolo pure cattivello. Quindi se il vostro target comprende i grandi cinghiali alle grandi distanza… e .300WM sia!

Intendiamoci che se volete dedicare una carabina alla selezione al cinghiale, e farci “tuttocinghio”: rossi ed enormi verri, vicini, distanti e siderali, in Italia, ma anche in Europa dove la bestia nera è mediamente più grande e le distanze maggiori, è il calibro che fa al vostro caso. Abbiate solo cura di cambiare il punto dove mirare, a seconda della vostra bravura io mi permetterei un tiro più vicino alla testa/base del collo se il calibro è esuberante e il bersaglio piccolo… chiedetevi infatti questo: è più etico riempirsi la bocca di colpi etici alla spalla e buttare via un interno animale, morto per mangiare poco o nulla, o tirargli in testa/base del collo, chiudendo un occhio sulla presunta minor etica di tale tiro e avere della ottima carne onorando il defunto e non sprecando per nulla una vita?

Riguardo quell’esperto guerriero del 30-06 Springfield pecca come sappiamo di precisione: declamata costantemente e indispensabile in questo caso, può essere la prima nemica del consueto calibro di Springfield. Quest’ultimo svetta nelle classifiche delle armerie tra i più venduti e rimane il più utilizzato in battuta, ma non si adatta perfettamente (questo non vuol dire che non funziona) alla caccia di selezione.

Il caro vecchio 30-06 è leggermente più teso e potente del fratellino .308W, lo considero però come superato e inadatto alla selezione al cinghiale. Affermazione pesante e un pò pretenziosa, sono d’accordo, che faccio solo in un confronto con gli altri due calibri!

Se avete già una carabina in 30-06 Springfield usatela che è perfetta, e andrà magnificamente.

Come leggete nelle tabelle la differenza tra il .308W e il 30-06 Springfield non è esagerata, e riduce ulteriormente se ci giochiamo bene la scelta dell’ogiva. Il .308W ha il vantaggio di essere più economico e più leggero, rende molto bene nelle canne corte con il risultato di carabine più leggere; l’unico svantaggio che annovera è un pò di “fiato corto” alle grandi distanze.


La caccia al cinghiale è una caccia che viene fatta a buio, agli estremi degli orari venatori consentiti. Una caccia in cui l’ottica fa davvero la differenza e le attese si fanno lunghe.

E’ una specie molto furba, più difficile del capriolo, é molto sensibile alla direzione del vento e non lo ignora quasi mai; animale molto sensibile al nostro odore, si rischia per una folata di vento nella errata direzione, di far svanire ore di vigile attesa.

Sarete quindi a caccia da molto tempo e per molto tempo, al buio, alle primissime luci dell’alba o agli ultimi bagliori del crepuscolo a distanze medio/elevate.



2) La giusta palla


Dopo aver parlato abbondantemente del calibro, ora affrontiamo la palle (…sono d’accordo detta così fa sorridere).

Ovviamente non si può parlare di uno senza parlare dell’altro.

Giocando un pò con le tabelle che abbiamo visto sopra si può notare come le Soft Point in generale abbiano valori superiori iniziali di energia in Kg/m, ma li perdano più velocemente, e arrivino con meno potenza alle distanze d’ingaggio e già a circa 150 metri avviene il sorpasso.

Le Ballistic Tip (cioè in generale tutte quelle a punta spitzer di plastica balistica con Boat Tail) hanno, indipendentemente dal calibro, un Coefficiente Balistico più alto, sono molto più aerodinamiche, hanno un moto in aria definitivamente migliore, questo rende risultati di precisione migliori e velocità superiori.

Il peso di palla varia con il calibro (e con la vostra preferenza) abbiate presente che più la palla è pesante maggiore è l’impatto, ma più è lenta e vi farà una parabola difficile da gestire alle estremità della campana.

Cioè con carabina tarata a 200metri, se salite di peso con la palla, la parabola diventa più ripida e rischiate d’uscire fuori dai +7cm a 100metri dell’area vitale, costringendovi a compensare su una delle distanze d’ingaggio più probabili d’Italia (mossa poco furba).

Occorre, come in tutte le cose, buon senso, e un minimo di cultura venatoria scegliendo il peso di palla migliore, non troppo sbilanciato nè dall’una, nè dall’altra parte…nè troppo veloce ne troppo pesante insomma. Alcuni esempi noti a tutti la 165/168gn per il 308W, la 168/180gn per il 30-06Spr. e la 180/220gn per il 300WM. Discorso ovviamente completamente diverso se pensate di cominciare a ricaricare, o se scegliete con cognizione di causa di volere una palla più veloce o di puntare allo “slow’n heavy” style.


Il tipo di palla: flat base o boat tail? la prima prenderà meglio le rigature di canna e la seconda sarà migliore in volo. Frammentazione o deformazione? la prima ha una sezione dell’ogiva con linee di frattura lungo le quali si spaccano all’impatto pezzi di ogiva generando tante schegge letali, le seconde formano il classico fungo.

Io sul cinghiale voto deformazione. Animale troppo coriaceo per le schegge…quest’ultime quando tirate bene sono estremamente letali, impressionanti davvero, ma devastano le carni nella mia esperienza. Piombo o monolitiche?aaaa…e qui vi voglio! siccome spero di potervi scrivere a riguardo in maniera estesa, mi limito a dire che ormai alcune monolitiche vanno bene quanto le classiche adorabili palle al piombo, solo occorre più studio e maggior attenzione nella scelta e nella ricarica.


Ogive


Vediamo alcune delle ogive più vendute:



Nosler Ballistic Silvertip: hanno una punta di plastica balistica che previene la deformazione nei caricatori assicurando la perfetta forma dell’ogiva anche in difficili condizioni di stoccaggio, mantengono quindi una punta Spitzer aerodinamica allo sparo. Sono ricoperte di Lubalox (marchio Winchester) ed hanno una camiciatura nera d’ossido che riduce l’attrito in canna, l’usura e ne rende più facile la pulizia. Palla con forma boat tail dove la parte inferiore è fatta interamente di lega di rame al fine di ottenere una ottima ritenzione del peso, mentre la parte superiore si apre a fungo. Completamente camiciate all’esterno, hanno un nucleo di piombo, ma non sono “bonded” cioè il nucleo di piombo non è saldato con l’esterno in lega di rame, quindi penetrano meno, ma cedono più energia all’impatto.

La casa consiglia una minima velocità di 549 m/s ed una massima di 975 m/s per un corretto “affungamento”.

(immagini disponibili online su winchester.com)






Nosler Accubond: grande proiettile! Simile esteticamente al precedente mantiene sempre una ogiva boat tail con punta di plastica balistica spitzer, nucleo in piombo, camiciatura completa in lega di rame, punta non esposta, base in lega di rame pieno.

La differenza grossa con il precedente è il fatto che questa ogiva è “bonded” ovvero il rame di copertura è saldato con il nucleo in piombo. Espansione e affungamento sono controllati e la separazione di petali risulta più difficile. La cessione d’energia a mio parere è leggermente meno immediata del precedente, quindi lo ritengo più adatto a distanze più lunghe ed ad animali con pelli più dure.

La casa produttrice consiglia sempre un minimo di 549 m/s di velocità d’uscita.

Di questa ogiva esiste anche la versione LR (long range) con forma dedicata ai tiri lunghi, fatta quindi per aprirsi correttamente anche a distanze siderali. Per quello che conosco è uno dei pochi proiettili in circolazione dedicato espressamente all’abbattimento a lunga distanza.

(immagini disponibili online su nosler.com, midwayusa.com)








Barnes tipped TTX

Una leggenda tra le palle monolitiche, la prima e forse la più venduta, conosciuta e studiata palla in rame del mercato. L’ogiva si espande istantaneamente al contatto con il selvatico formando quattro petali a bordo tagliente, le rigature del proiettile riducono la pressione in canna e aumentano la precisione. Punta polimerica balistica che chiude una piccola camera d’espansione, profilo boat tail. Con queste ogive le monolitiche hanno cominciato a competere per precisione e pulizia d’abbattimento con le migliori palle in piombo del mercato!

(immagini disponibili online su barnes.com, midwayusa.com)


Winchester Power Point




Super-classica apprezzattissima palla soft point con dentellatura atta a migliorare l’espansione e la cessione d’energia sul selvatico. Punta in piombo scoperta che al contatto inizia l’espansione, non “bonded” con profilo “flat-base”. Una delle palle con miglior rapporto qualità prezzo in assoluto, diponibile nelle munizioni Winchester Super-X in tantissimi calibri Americani ed Europei.

(immagini disponibili online su winchester.com, midwayusa.com)





Remington Core Lockt: Quasi 70 anni di semicamiciata a punta scoperta con nucleo in piombo, ma appunto “lokt” per una espansione meno immediata, più controllata di circa il doppio del disegno di partenza. Disegno flat- base, hanno la fama di andare molto bene in carabine Remington.






(immagini disponibili online su remington.com, midwayusa.com)







Sierra GameKing: Famosa ogiva “tutta-caccia”. forma spitzer boat tail per i tiri lunghi. Parte inferiore a coda di cometa per un volo stabile, completamente ricoperta di lega di rame con nucleo in piombo, non bonded, punta “spitzer” soft point scoperta in piombo.

Buona penetrazione ed espansione, con resistenza al vento laterale. Sui proiettili di 165 gn parlano di una velocità di uscita massima di 914 m/s e un range di 300 mt circa. Storicamente apprezzata nei tiri lunghi.

(immagini disponibili online su federalpremium.com, midwayusa.com)









Nosler Partition: Ogiva furba a due nuclei divisi da un sepimento di lega rame, testa e base scoperta con crimpatura per renderla piu salda. Soft point con grande cessione d’energia, mentre la parte superiore s’affunga, la parte inferiore mantiene il peso e assicura un tramite nel bersaglio. La spessore della camiciatura progredisce dalla punta più sottile e si inspessisce procedendo verso la coda dell’ogiva, questo comporta una subitanea rottura e affungamento; man mano che l’apertura procede trova una camiciatura sempre più spessa che ne controlla l’espansione e la cessione d’energia. Anche qui il limite minimo di velocità alla bocca consigliato è 549 m/s.













Federal Premium Trophy Copper: Palla monolitica in lega di rame ad espansione con un 99% di ritenzione del peso.

Punta balistica in polimero di strana forma a vedersi, ma molto efficace, dietro alla quale si trova una cavità ottimizzata per l’espasione. Si espande in 4 petali. Sono visibili le rigature circonferenziali esterne tipiche dei proiettili monolitici ed un profilo “Boat-Tail”. Palla molto precisa tra le monolitiche, non sono riuscito a trovarla disponibile per la ricarica…un vero peccato.





Hasler Ariete: Appartenente ad una ditta tutta italiana questa palla monolitica in lega di rame promette prestazioni match in una palla da caccia. A differenza delle normali palle in rame con rigature circonferenziali, la Ariete è una palla sottocalibrata che tocca le righe della carabina solo negli anelli e non nel resto del corpo dell’ogiva riducendo l’attrito in canna. Palla ampiamente disponibile per la ricarica con punta balistica in polimero e profilo boat tail. Alla ditta Hasler sono molto disponibili è il servizio mail è magnifico, potrete ricavarne davvero dei consigli molto utili!






Conclusioni


Occorre prediligere a mio parere, una carabina più corta e leggera, risparmiando sul peso della carabina per accogliere una generosa ottica a grande campana. Sarete equipaggiati per le ore serali con abbigliamento più caldo e non vorrete aggiungere impaccio anche nell’arma.

Il mio consiglio finale è quindi di prendervi un bel .308W a canna corta, robusto, ma agile. Caricate una palla ad alto BC, a deformazione e vedrete che vi divertirete un mondo!…

Saluti

Tom

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